Nardò (LE) // 31 marzo 1984 // 33 anni
Renata Fonte nacque a Nardò (LE), il 10 marzo 1951. A diciassette anni incontrò Attilio Matrangola, sottufficiale dell’Aeronautica Militare di stanza ad Otranto, che diventerà suo marito nell’agosto 1968. Per diversi anni seguì il marito in giro per l’Italia, fino a quando, nel 1980, Attilio venne trasferito all’Aeroporto di Brindisi. Forte degli insegnamenti di Pantaleo Ingusci, cominciò a impegnarsi attivamente nella vita politica militando nel Partito Repubblicano Italiano, fino a diventarne Segretario cittadino. Partecipò alle battaglie civili e sociali di quegli anni anche iscrivendosi all’U.D.I. e dirigendo il Comitato per la Tutela di Porto Selvaggio, contro le paventate lottizzazioni cementizie. Decise di candidarsi alle elezioni amministrative nelle quali risultò eletta, divenendo la prima donna Assessore che il P.R.I. vanti a Nardò. Sono anni di intensissime e sofferte battaglie in una Nardò travolta dalla violenza della lotta politica. In questo periodo Renata Fonte iniziò a scoprire illeciti ambientali e si oppose con tutte le sue forze alla speculazione edilizia di Porto Selvaggio. Combatté spesso sola e contro tutti. Venne assassinata a pochi passi dal portone di casa, la notte fra il 31 marzo e il primo aprile 1984, mentre rientrava da un Consiglio comunale.
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